Restauro di materiale lapideo e bronzeo

UBICAZIONE: parete esterna di Palazzo Stella, Zola Predosa, Bologna.

STATO DI CONSERVAZIONE: la lastra in marmo si presentava con patine scure da dilavamento meteorico e macchie di verderame dovute al dilavamento delle parti bronzee. Completamente mancanti le tracce della precedente pittura dell’epigrafe. Le incisioni delle lettere si presentavano nella maggior parte della superficie in buone condizioni; in corrispondenza di precedenti stuccature i contorni delle incisioni risultavano in parte abrasi, rendendone difficoltosa la lettura. La superficie della lastra risultava comunque sufficientemente coesa. Le parti in bronzo presentavano depositi incoerenti e macchie di ossidazione dovute all’esposizione agli agenti esterni.

RESTAURO DEL MARMO

FASI DI INTERVENTO: sulla lapide in marmo è stata effettuata la rimozione dei biodeteriogeni (licheni, funghi e alghe): le superfici lapidee sono state trattate con Benzalconio Cloruro 50%, un biocida a base di sali di ammonio quaternari, diluito in acqua demineralizzata, ad azione disinfettante e detergente, applicato a pennello con massaggi e lieve spazzolatura.

Si nota il cambiamento di colore della superficie, licheni, alghe ecc. vengono resi idrosolubili e assumono una colorazione verde.

Risultato finale.

Successivamente si è eseguito il risciacquo delle superfici con asportazione degli eccessi mediante spruzzini/nebulizzatori e spugne; laddove necessario l’operazione è stata ripetuta fino a completa rimozione.

È stato necessario ripassare con colore a smalto l’intera epigrafe, in quanto perse le tracce della precedente pittura.

Le incisioni dell’epigrafe erano a seconda della luce più o meno visibili.
La luce radente è risultata indispensabile per riuscire a distinguere le incisioni che in molti punti sembravano essere inesistenti.

Incisioni ripassate a matita e smalto.

Il marmo della lapide, apparentemente in marmo bianco è risultata essere di un marmo rosa venato visibile nelle zone meno ossidate, perché più dilavate e quindi relativamente levigate.
Il tipo di marmo rosa (-chiampo ondagata-) è diventato più evidente con la stesura del protettivo finale, prima della sua asciugatura.

Concluse le operazioni di pulitura e ritocco è stato eseguito il consolidamento superficiale del marmo con Idrosil pronto con Algochene diluito in White spirit e applicato a pennello, tamponando gli eccessi. Questo preparato a base di polisilossani e Algochene conferisce idrorepellenza ed azione biocida di lunga durata.

RESTAURO DELLE PARTI IN BRONZO

Si è quindi intervenuti sulle parti in bronzo; le operazioni sono state eseguite in modo molto attento al fine di preservare i trattamenti di patinatura e di protezione originari e di rimuovere invece i prodotti delle alterazioni nel tempo.
È stata effettuata in primo luogo una pre-pulitura rimuovendo a secco i depositi superficiali incoerenti mediante pennelli ; successivamente è stata quindi effettuata una pulitura meccanica della superficie mediante spazzolini a setole morbide.
La superficie è stata in seguito accuratamente lavata con emulsione a base acquosa di tensioattivi anionici e non ionici, agenti stabilizzanti, alcali, emulsionanti e agenti chelanti (CONTRAD 2000).

Superficie bronzea prima della pulitura.

Pulitura con tensioattivo.

Superficie asciutta prima di un secondo lavaggio.

Superficie pulita.

Stesura del protettivo.

Prima dell’intervento.

Pulitura.

Campione di prova del protettivo finale.

Risultato finale.

Infine, è stata stesa una protezione superficiale sovrapponendo a pennello uno strato di COPPER 44 (soluzione di copolimero metilmetacrilato e Benzotriazolo in Acetato di etile) soluzione trasparente che protegge dalla corrosione e offre una buona resistenza all’abrasione e agli agenti atmosferici.

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